Speciale giradischi USB: come funzionano e perché averne uno

Vintage e tecnologia: tutto sui giradischi USB e come funzionano

Il vinile è un formato intramontabile. L’appassionante storia dei supporti per la riproduzione della musica ha conosciuto diverse tappe, conducendoci verso formati pratici e oggi intangibili, come lo streaming digitale. Ma il vinile è storia e questo giudizio è pressoché insindacabile. Non a caso i giradischi sono tornati alla ribalta!

La rinascita del giradischi è dovuta principalmente al fascino del vinile, alla sua ottima qualità di riproduzione e al prestigio di questo iconico oggetto da collezione.

I giradischi moderni sono una fortunata combinazione tra passato e presente, strumenti che uniscono la passione per lo storico supporto e la tecnologia odierna, in grado di fornire all'utente un'esperienza di ascolto sempre più ricercata e personale.

Il mix vincente sono i giradischi USB. Ma come funzionano questi apparecchi che stanno riscontrando sempre più successo tra gli appassionati di musica?

In questo articolo ti portiamo alla scoperta dei giradischi USB, concepiti per chi vuole provare la sensazione del vinile senza rinnegare la praticità della musica digitale.

Giradischi USB: come funzionano e quali sono le loro caratteristiche

Come abbiamo visto, i giradischi moderni si trovano a metà strada tra i vecchi impianti e i nuovi metodi di fruizione di musica digitale e stanno riscuotendo un discreto successo. Ma esattamente, i giradischi USB come funzionano? Quali sono le caratteristiche che li contraddistinguono e che piacciono tanto agli utenti?

Già da un po’ di tempo le case discografiche hanno iniziato a fornire, insieme al supporto in vinile, una chiave per il download in mp3 dell’album acquistato in vinile. Questo non fa che confermare quanto affermato poco fa. A partire dalla stessa idea, sono stati prodotti giradischi in grado di collegarsi direttamente al PC per digitalizzare la musica partendo dal supporto in vinile. Vediamo, dunque, come usare il giradischi USB.

Il processo per digitalizzare i vinili e memorizzarli su una "chiavetta" in formato mp3, è molto semplice: l giradischi USB è dotato di un software che converte le tracce del disco da analogico a digitale – in modo automatico, o tramite una procedura guidata. Nella maggior parte dei casi il software è in grado di riconoscere anche le tracce, separandole una dall’altra.

Come scegliere il giradischi USB migliore? Guida all’acquisto

Dopo aver visto una panoramica sui giradischi USB e su come funzionano, non resta che andare alla ricerca del prodotto più adatto alle tute esigenze. Ma come orientarsi per trovare il prodotto giusto?

Per scegliere il giradischi USB migliore, puoi prendere in considerazione i tradizionali parametri che solitamente si valutano per i giradischi tradizionali:

  • Trazione. Può essere diretta – quando il perno del piatto è collegato al motore – oppure a cinghia – quando il movimento è determinato appunto da una cinghia di gomma. Il primo tipo ha un avviamento più veloce, mentre il secondo produce un suono più pulito attutendo le vibrazioni del motore.

  • Telaio. La differenza è tra rigido – collegato direttamente al motore, che garantisce una migliore stabilità – e sospeso (o fluttuante) – dotato di controtelaio distanziato dal principale con delle molle, che si lascia preferire perché grazie all'isolamento dal motore riesce a fornire un suono più lineare.

  • Braccio. Il modello dritto ha la puntina sullo stesso asse di rotazione del braccio. Pur garantendo la minima inerzia può andare incontro a un errore di tracciabilità. I modelli curvi, oppure a J, e quelli a S permettono di ovviare questo problema.

  • Testina. Si tratta della parte del giradischi che si posa sul vinile. Può essere a magnete mobile (MM) – più semplice, poiché non necessita di preamplificazione e può essere sostituita senza dover per forza cambiare la testina – o a bobina mobile (MC) – la bobina è attaccata alla puntina, richiede un preamplificatore ed è in grado di rilevare più sfumature dal vinile: naturalmente, questo tipo di testina è più cara)

  • Automaticità. Con i giradischi manuali bisogna posizionare il braccio, di conseguenza, la puntina sul disco. I modelli automatici, invece, sono meno romantici ma più pratici: ti basterà premere play e ascoltare il disco. Una via di mezzo è data dai giradischi semiautomatici, in cui bisogna posizionare il braccio di lettura, ma alla fine del disco questo ritorna in posizione automaticamente.

  • Connettività. Oltre ad avere un ingresso USB che consente di riprodurre e registrare file in formato mp3, molti giradischi sono dotati di ulteriori optional, come Bluetooth, per collegarsi a casse wireless, o uno slot per memory stick – che rappresenta un ulteriore metodo per memorizzare.

Dove acquistare un giradischi USB?

Abbiamo visto cosa sono i giradischi USB, come funzionano e per quali scopi sono utilizzati. Abbiamo inoltre sottolineato che, nonostante non siano prodotti destinati a un pubblico di audiofili, esistono dei modelli di grande qualità, in grado di produrre suoni capaci di soddisfare anche gli utenti più esigenti, come il DENON DP-450USB, che, collegato a un buon amplificatore è in grado di riprodurre musica con un audio fedele alla registrazione originale. Oppure il TEAC TN-4D, giradischi a trasmissione diretta che monta una apprezzatissima testina Oyster MM di SUMIKO.



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