componenti hi-fi

I componenti hi-fi di cui non puoi fare a meno

Subwoofer, preamplificatore, amplificatore Hi-Fi, diffusori acustici, lettore CD, giradischi e DAC: quali sono le componenti Hi-fi che non possono mancare in un impianto stereo di alta qualità?

Se vuoi creare il tuo impianto Hi-Fi hai bisogno di sapere quali sono le componenti indispensabili per far sì che la tua esperienza di ascolto sia unica, intensa e ricca di sfumature.

Ogni dispositivo, infatti, ha un impatto decisivo nella qualità dell’audio e va aggiunto considerando l’impianto Hi-Fi nell’insieme, affinché le performance possano essere sbalorditive.

TechSoundSystem è il punto di riferimento per gli audiofili e gli amanti di impianti audio e video Hi-fi professionali. Studiamo le caratteristiche di ogni prodotto prima ancora di proporlo ai nostri clienti, selezionando solo le marche più affidabili e performanti.

Siamo specializzati nell’assemblamento di impianti audio e ti proponiamo solo accostamenti ottimali.  Abbiamo già creato una guida che mostra nei dettagli come creare un impianto hi-fi e in questo articolo ti spiegheremo quali sono i componenti indispensabili per un impianto Hi-Fi di altissima qualità e quali requisiti che devono avere.

Sei pronto a creare il tuo impianto Hi-Fi personalizzato e ad immergerti nel sound? Iniziamo!

Amplificatore

amplificatore componente hi-fi

Per un’esperienza d’ascolto ottimale il componente principale su cui focalizzarsi è l’amplificatore stereo. Questo dispositivo riceve il segnale dalle fonti collegate e lo invia ai diffusori.

Esistono diversi tipi di amplificatore che vanno valutati a seconda delle funzionalità, della qualità del suono, della tecnologia utilizzata e del tipo di supporto a cui vuoi collegarli:

  • amplificatore integrato;
  • amplificatore valvolare;
  • amplificatore a transistor.

Prima di scoprire le loro funzionalità, soffermiamoci un secondo sulle classi degli amplificatori.

Gli amplificatori di classe A sono perfetti per evitare ogni tipo di distorsione dei suoni ma non sono performanti se utilizzati con casse molto sensibili.

Al contrario, gli amplificatori di classe B funzionano molto bene con le casse ad alta sensibilità ma hanno una distorsione maggiore.

Con un budget superiore, si può optare per gli amplificatori di classe A/B, una soluzione di ottima qualità ad un prezzo decisamente più alto.

Un’alternativa efficiente che sta riscuotendo molto successo sono gli amplificatori di classe D, caratterizzati da grande leggerezza e funzionalità.

Nell’acquisto dell’amplificatore, inoltre, va considerata la potenza dell’amplificatore. I valori della potenza di uscita si misurano in Watt RMS e sono relativi ad un volume del suono medio. Il volume massimo viene indicato come potenza di picco ma si tratta di un valore che non va preso in considerazione per capire le prestazioni di un buon amplificatore.

Preamplificatore e Finale di potenza

preamplificatore hi-fi

Il preamplificatore è un dispositivo essenziale per avere suono potente e senza distorsioni. La sua funzione principale è quella di ricevere il segnale dalla sorgente audio e inviarlo all’amplificatore.

Quindi, prepara il segnale, permette di selezionare l’input in ingresso tra lettore CD, music streamer, giradischi per vinile, e consente di gestire il volume.

In tandem con il preamplificatore, è necessario utilizzare il finale di potenza che amplifica il segnale e lo invia alle casse.

Il segnale emesso dal preamplificatore, infatti, è molto debole e deve essere aumentato per ottimizzare l’ascolto.

Si può scegliere un amplificatore con preamplificatore integrato o un preamplificatore a componenti separate.

Questa seconda opzione è molto di nicchia ed è quella più richiesta dagli audiofili. I preamplificatori Hi-Fi e il finale separati rendono l'impianto Hi-Fi più costoso e aumentano l’ingombro ma, d’altra parte, restituiscono un suono puro e pulito per veri intenditori.  

Amplificatore integrato

Gli amplificatori integrati sono la soluzione meno ingombrante. Avere preamplificatore e finale di potenza nello stesso chassis aiuta a ridurre l’ingombro e costa meno.

Con dispositivi di fascia bassa si hanno ripercussioni sulla qualità del suono, mentre gli amplificatori Hi-Fi integrati di fascia più alta consentono comunque un ascolto di altissimo livello.

In commercio esistono anche amplificatori con DAC integrato, un convertitore digitale/analogico estremamente funzionale per chi ama ascoltare la musica in streaming, da Spotify, Tidal o altre app oppure direttamente da computer.

Amplificatore valvolare o transistor

Nella scelta tra amplificatore valvolare o a transistor bisogna valutare il tipo di suono che desideri.

Chi va in cerca di un’esperienza d’ascolto personalizzata, di solito, preferisce l’amplificatore a valvole che permette di cambiare le valvole a vetro con circuiti elettrici a seconda delle proprie preferenze.

L’amplificatore a transistor è molto adatto a chi utilizza componenti separate. Questo dispositivo, infatti, riduce notevolmente le variazioni del suono dovute all’uso di preamplificatore e finale di potenza separati.

Connettività input e output

Per quanto riguarda la connettività, gli amplificatori Hi-Fi integrati e i preamplificatori hanno numerosi ingressi input e connessioni in uscita.

Gli ingressi in entrata danno la possibilità di riprodurre suoni da diverse sorgenti. Il numero dipende dal tipo di amplificatore: gli amplificatori con DAC integrato offrono moltissime possibilità di connessione mentre, quelli non integrati, hanno solo due tipi di input analogici, RCA e PHONO.

Vediamoli nel dettaglio.

Gli RCA a coppie sono gli ingressi analogici più utilizzati. Vanno conteggiati a seconda delle sorgenti analogiche da collegare.

L’ingresso PHONO è indispensabile per gli amanti dei vinili che non intendono acquistare un Phono Stage separato per ascoltare i dischi.

Come abbiamo detto, gli amplificatori con DAC integrato permettono la trasmissione di file audio da sorgenti digitali.

Essi, innanzitutto, presentano porte USB di tipo A e USB di tipo B. Le prime sono ideali per il collegamento con un PC esterno mentre, le seconde permettono di leggere i file contenuti in hard disk esterni e chiavette USB.

Inoltre, vanno considerati gli ingressi coassiali (S/PDIF) e ottici (TOSLINK) ai quali si può collegare un lettore di rete o un lettore CD.

Gli amplificatori con un maggior numero di funzioni hanno anche la connettività wireless tramite Bluetooth, in modo che si possa ascoltare tutta la musica desiderata direttamente dallo smartphone.
Le connessioni in uscita presenti in quasi tutti gli amplificatori sono:

  • i connettori per le casse passive;
  • l’uscita sub;
  • il tape output;
  • l’uscita per le cuffie.

Queste servono per inviare il segnale audio al canale destro e a quello sinistro.

Diffusori Acustici: casse attive o passive

casse attive o passive hi-fi

Le casse costituiscono l’ultima parte dell’impianto Hi-Fi, tramite la quale il sound raggiunge l’ascoltatore. Affinché l’esperienza di ascolto sia immersiva, coinvolgente e, soprattutto, all’altezza del resto dell’impianto, le casse acustiche vanno scelte con molta cura.

Le specifiche tecniche da considerare in fase di acquisto sono:

  1. casse attive o passive;
  2. forma e dimensioni delle casse;
  3. presenza dei connettori a morsetto bi-wiring;
  4. risposta in frequenza;
  5. sensibilità e pressione sonora.

Il dubbio tra casse attive e casse passive è molto semplice da risolvere e dipende dalla configurazione del tuo impianto hi-fi: senza amplificatore sono necessarie le casse attive mentre, se l'impianto è dotato di un amplificatore, bisogna acquistare le casse passive.

Le casse attive hanno l’amplificatore incluso e funzionano solo se collegate ad una presa di corrente. Le casse passive, al contrario, funzionano esclusivamente con l’amplificatore e non hanno bisogno di essere collegate alle prese.

Se parti da zero è importante che tu sappia che per una qualità superiore a livello sonoro, l’accostamento migliore è dato da amplificatore e casse passive. In tal caso, è necessario fare attenzione anche alla presenza dei connettori a morsetto bi-wiring, a doppio cavo, in modo che le frequenze alte rimangano separate da quelle basse.

Passiamo alle dimensioni della cassa. Le casse vanno scelte in relazione alle dimensioni della stanza, tenendo conto della distanza consigliata dalle pareti e dagli scaffali. 

La gamma di frequenze che le casse riesce a riprodurre permette di percepire ogni sfumatura di suono. La risposta di frequenza è indicata sulle casse in Hz e può andare da un minimo di 20 Hz ad un massimo di 20.000 Hz, cioè lo spettro di frequenze che può essere percepito da un essere umano.

L’ultimo valore da controllare sono i decibel (dB) che misurano l’efficienza e il volume del diffusore acustico. Dagli 85 dB si ha un buon dispositivo.

Subwoofer

subwoofer hi-fi

Chi ama sentire i bassi vibrare nella pancia non può fare a meno di inserire dei diffusori home cinema o un subwoofer per la casa al suo impianto Hi-Fi. Questo tipo di diffusore, infatti, riproduce le frequenze basse, rendendo le sonorità più profonde sia durante l’ascolto di musica che nella riproduzione di un film.

L’aggiunta del subwoofer è particolarmente adatta negli impianti in cui sono presenti casse Hi-Fi da scaffale, poiché aumenta la forza dei suoni e rende più immersiva l’esperienza di ascolto.

Come posizionare casse e subwoofer?

Il rapporto tra subwoofer e casse deve essere proporzionato ed adeguato alle dimensioni della stanza. I sistemi casalinghi montano subwoofer che vanno dagli 8 ai 13 pollici, perfetti per gli ambienti domestici. Il costo varia all’aumentare delle dimensioni e della potenza del subwoofer.

I componenti Hi-Fi migliori sono in legno perché perfezionano la qualità del suono, rendendolo caldo e più soft.

Un’ultima variabile da tenere d’occhio è l'utilizzo della porta bass reflex o della cassa chiusa. La differenza è legata all’intensità del suono e al rimbombo. La cassa chiusa produce un suono più secco e nitido, senza eco o rimbombo.

Il design del sub con porta bass reflex, invece, ha un impatto più lungo e un leggero rimbombo.

Giradischi Hi-Fi

giradischi hi-fi

I collezionisti di dischi in vinili sono molto esigenti per quanto riguarda la qualità di riproduzione. Un impianto Hi-Fi per audiofili amanti del vinile, quindi, deve avere un giradischi Hi-Fi che faccia girare il piatto a velocità costante e che abbia una testina in grado di leggere i solchi sul disco in vinile.

Ogni vinile, infatti, ha delle incisioni fonografiche, cioè dei solchi visibili anche a occhio nudo. La puntina del giradischi vibra sul disco, producendo dei movimenti che si trasformano prima in segnali elettromagnetici e poi in segnali elettrici. Questi vengono successivamente inviati all’amplificatore che trasmette il suono.

Considerando che alla base della riproduzione abbiamo una vibrazione, è fondamentale che il giradischi sia il più stabile possibile.

La qualità della trasmissione a questo punto deve essere preservata dal rumore e dalle vibrazioni, puntando su alcuni elementi specifici come:

  • piedini antivibrazione;
  • base del giradischi;
  • piatto rotante, ricoperto da feltro statico o gomma;
  • braccio automatico o manuale, dove sono inseriti la testina, la puntina e l’ago.

Il braccio permette di poggiare la testina sul disco e far scorrere la puntina attraverso i solchi.

Per questo lavoro così delicato sono disponibili giradischi automatici, semiautomatici e manuali.

Giradischi automatico

Nei giradischi automatici il posizionamento della testina sopra il disco e il ritorno a riposo sono completamente automatizzati. Si deve semplicemente premere il pulsante di avvio affinché il disco venga riprodotto.

Alla fine del disco, il braccio torna da solo in posizione di riposo e il giradischi si spegne.

Il vantaggio di questi dispositivi è nella comodità di utilizzo.

Giradischi manuale

La maggiore qualità del suono, tuttavia, si ha con un giradischi manuale, poiché si evitano tutti i tipi di rumore legati al funzionamento meccanico.

In questo caso, dovresti posizionare la testina sul disco e rimetterla a posto dopo l’uso.

Il lato negativo del giradischi manuale è che non ci si può allontanare durante la riproduzione poiché una volta terminato il disco, il piatto continua a girare a vuoto e la testina continua a sbattere.

Giradischi semiautomatico

Un’ottima soluzione è il giradischi semiautomatico in cui l’utente interviene solo inizialmente per posizionare la testina sul disco.

Dopo la riproduzione, infatti, il lavoro del giradischi si esaurisce e il motore va in stop automaticamente.

Phono Pre-amp

Il suono emesso dal giradischi deve essere amplificato per poter essere ascoltato appieno, per questo motivo è necessario avere un Phono Stage, o Phono Pre-amp.

Quest'ultimo è un dispositivo che amplifica i suoni emessi dal giradischi e può essere integrato o utilizzato come componente separato.

Gli amanti della musica prediligono di gran lunga il Phono Stage esterno che esalta la potenza del suono e migliora la resa dei dischi in vinile.

Lettore CD Hi-Fi

Nonostante ormai sia una tecnologia quasi passata, sono molte le persone che amano ancora ascoltare musica su CD.

Per questo motivo non si può non inserire un lettore CD Hi-Fi all’interno del tuo impianto stereo.

Con lo scopo di evitare distorsioni e rumori fastidiosi, bisogna soffermarsi sulla qualità e la stabilità del lettore CD.

Prediligere dispositivi solidi e ben progettati riduce le vibrazioni e permette di godere di tutta la pienezza del suono.

A livello di componenti, il lettore CD deve essere dotato di transport e di DAC, che permettono al CD di ruotare e convertire il segnale da digitale in analogico. Il DAC può essere integrato o inserito a parte, sebbene i puristi del suono prediligano la seconda soluzione.

Durante l’acquisto di un lettore CD Hi-Fi devi assicurarti che riesca a leggere non solo il CD audio ma anche altri tipi di supporto, come CD-R, CD-RW e CD masterizzati.

Cavi

Il trasporto del suono dal CD all’amplificatore è supportato da cavi RCA analogici. Molti dispositivi, però, hanno anche uscite XLR e uscite digitali, ottiche e coassiali, alle quali collegare il DAC, esterno o integrato all’amplificatore.

Per chi ama immergersi nell’audio attraverso la musica è consigliabile valutare un lettore CD con il jack per le cuffie.

Lettore di rete

Vuoi scegliere la tua musica online, direttamente da spotify o sulle Internet Radio?

Acquistando un lettore di rete Hi-Fi puoi ascoltare la tua musica in streaming dalle tue app preferite o da internet, senza dover utilizzare il tuo smartphone.

Collegare il tuo dispositivo mobile all’amplificatore, infatti, non ha lo stesso effetto di un lettore di rete Hi-Fi ma trasmette il suono a livelli qualitativi bassissimi.

Il lettore di rete o streamer è assolutamente consigliato a chi ascolta assiduamente radio da internet o utilizza i servizi di streaming, proprio per l’altissima qualità del suono.

Questi dispositivi hanno prestazioni superbe e supportano moltissime tipologie di file musicali: WAV, MP3, AAC, WMA, FLAC, ALAC.

In particolare, un lettore di rete Hi-Fi è indispensabile per coloro che:

  • amano ascoltare musica in streaming da servizi come Tidal, Spotify, Apple Music amazon Music;
  • prediligono le internet radio e le opzioni di riproduzione che offrono;
  • preferiscono collegare l’impianto alla libreria iTunes oppure ascoltare musica da un supporto esterno o dalla galleria iTunes.

Avere un lettore dedicato è la scelta migliori per gli audiofili che desiderano un’alta qualità audio, vicina a quella di altri tipi di supporto

DAC: convertitore digitale-analogico

Il DAC è un dispositivo presente in tutti i prodotti elettronici, che collega i dispositivi digitali a quelli analogici, cioè la sorgente di musica digitale e l'amplificatore Hi-Fi.

Si tratta di un dispositivo integrato che consente di riprodurre file musicali ma con una scarsa qualità dell’audio. Per ovviare a questo problema è assolutamente necessario ricorrere ad un DAC esterno per la trasmissione di musica in digitale di qualità Hi-Fi.

In commercio è possibile trovare diverse tipologie di DAC, dal DAC separato dedicato per gli impianti stereo alla DAC wireless o per cuffie.

Per la precisione abbiamo:

  • DAC per impianto stereo separato: permette di migliorare l’ascolto dei file digitali direttamente dall’impianto HI-Fi casalingo.
  • DAC portatili da collegare alla porta USB-C: possono essere utilizzati su diversi dispositivi e migliorano la qualità audio dei servizi in streaming.
  • DAC wireless: manda il segnale dell'amplificatore alle casse del CD.
  • DAC per cuffie: si tratta di un dispositivo di nicchia che include un amplificatore per cuffie integrato.

A livello tecnico, un DAC può essere considerato valido se possiede una profondità di 24-Bit o superiore, e la frequenza di campionamento a partire da 192 kHz.

I nostri consigli sui componenti Hi-Fi da includere nel tuo impianto Hi-Fi si concludono qui, ma sappi che sei hai bisogno di un aiuto nella scelta dei componenti e nella creazione del tuo impianto, siamo a tua disposizione.

Visita subito il nostro shop e considera le caratteristiche dei dispositivi di cui abbiamo appena parlato. Valuta tutte le alternative e crea l’esperienza di ascolto che hai sempre desiderato!