giradischi per la casa

Cosa sapere prima di comprare un giradischi

Cosa sapere prima di comprare un giradischi

Guida all'acquisto: come scegliere il giradischi per il tuo impianto Hi-Fi?

Se sei appassionato di musica e hai una particolare attrazione per i vinili, comprare un giradischi potrebbe essere il prossimo step per rendere perfetto il tuo impianto domestico.

Quando ti approcci all’acquisto di un giradischi nuovo devi conoscere bene questo tipo di strumento, perché le variabili da considerare sono notevoli e non sempre il modello che è universalmente riconosciuto come migliore è realmente il più adatto alle tue esigenze.

Oggi è molto più semplice trovare informazioni sui moderni dispositivi o sulle caratteristiche dei giradischi, però è sempre opportuno chiarirsi le idee e conoscere bene tutte le alternative disponibili sul mercato.

Sei un appassionato in cerca di conferme o un neofita alle prese col suo primo impianto stereo? In entrambi casi potresti aver bisogno di sapere come funziona un giradischi.

In questo articolo ti forniremo tutti gli strumenti per sapere come scegliere un giradischi in modo da poter ascoltare la tua collezione di vinili godendo di un’esperienza audio di alto livello.

Consigli utili per comprare un giradischi: ecco cosa c’è da sapere!

Per capire meglio il funzionamento del giradischi, proviamo a definire innanzitutto cos’è questo dispositivo che sta tornando di moda negli ultimi anni.

Il giradischi è uno strumento elettronico attraverso il quale è possibile riprodurre musica. Per farlo funzionare è necessario porre un disco su un piatto per vinile, dopodiché la puntina presente sulla testina all’estremità del braccio leggerà i solchi del disco producendo il suono.

I diversi modelli disponibili in commercio si differenziano per le varie caratteristiche del giradischi, come:

  • Forma
  • Materiali
  • Funzioni
  • Connettività

È interessante sapere che il giradischi è un’evoluzione dell’ancor più antico grammofono (inventato alla fine dell’800), che funzionava con il medesimo principio ma riproduceva il suono disperdendosi nell'ambiente attraverso una tromba in ottone.

Il giradischi è molto più pratico rispetto al grammofono e la qualità del suono è stata perfezionata sempre di più nei decenni lavorando sulle tre componenti da cui dipende, ossia il telaio, il braccio e la testina.

Più il giradischi è in grado di leggere le informazioni incise sul disco in vinile in modo pulito e preciso, più la sua qualità è buona. I materiali possono infatti variare dall’alluminio, all’acciaio, alla fibra di carbonio fino a soluzioni più esotiche per il piatto e il braccio. Da essi dipende la qualità più o meno elevata dell’apparecchio.

Da quali parti è composto un giradischi? Panoramica su tutte le componenti

Prima di comprare un giradischi è giusto informarsi sulle differenze tra i vari modelli. Pertanto bisogna per forza conoscere tutto sul giradischi, sui componenti da cui è composto e sulle loro specificità. Vediamo allora quali sono le parti di un giradischi e il loro funzionamento:

  • Piatto. È la superficie rotonda su cui viene posizionato il disco in vinile per la lettura.
  • Perno di centraggio. Si tratta dell’estremità necessaria per fissare il disco al piatto.
  • Braccio. Struttura che può avere diverse forme e serve per tenere in posizione corretta la testina sulla quale è posizionata la puntina (o ago).
  • Puntina. Scorrendo sul disco, legge le informazioni contenute al suo interno e può essere in diamante o in altri materiali più economici.
  • Clamp. Accessorio facoltativo che si usa per fissare il disco al piatto sul quale gira.
  • Antiskating. Dispositivo meccanico applicato sul braccio che contrasta l’attrito tra la puntina e il disco per evitare il logoramento di quest’ultimo.
  • Contrappeso. Peso posto all’estremità del braccio opposto alla testina, aiutandolo a posizionarsi in modo corretto.
  • Meccanismo di Cueing. Consente di abbassare e alzare il braccio dalla scanalatura sul disco.
  • Base. Un giradischi può essere costruito con svariati materiali, dal legno alla plastica, e da questa componente dipende l’isolamento e la riduzione delle vibrazioni dal contesto nel quale è inserito.
  • Piedini. Piccole sporgenze create per isolare ancor di più la base dalla superficie sulla quale è stato posizionato il giradischi.

Cosa sapere prima di comprare un giradischi?

Quelle che abbiamo elencato sono le componenti che accomunano tutti i giradischi. Vediamo ora quali caratteristiche dei giradischi influiscono di più sul loro funzionamento e quali aspetti vanno considerati per acquistare il migliore giradischi per le tue esigenze.

Vediamo innanzitutto come comparare i giradischi in base alle specifiche del suono.

La velocità di riproduzione è un aspetto da considerare. Potresti voler leggere dischi a 78 giri al minuto e in questo caso lo vedrai specificato tra le caratteristiche generali. In genere, i moderni giradischi leggono a 33 giri oppure a 45 giri al minuto. Nel caso in cui tu abbia un vecchio disco in vinile, un formato nel quale i solchi erano più ampi, dovrai attrezzarti con una testina specifica.

Un altro parametro da considerare è il cosiddetto Wow and Flutter. È un valore percentuale che indica la precisione con cui avviene la rotazione del piatto nei dispositivi analogici, tra cui anche il giradischi. In questo caso, più il valore è basso più il suono sarà stabile (indicativamente 0,25% o addirittura 0,15%).

A darti un’idea della qualità della musica riprodotta è anche il rapporto tra il segnale musicale e il rumore, il quale ti indica quanto rumore di sottofondo puoi sentire. Al contrario del parametro precedente, in questo caso più il valore è alto meglio è (anche superiore ai 60 db).

Giradischi manuale o automatico? Differenze fra i due modelli

Tra le varie cose da conoscere prima di acquistare un giradischi c’è un aspetto fondamentale che ti consente di rapportarti con l’apparecchio durante la lettura dei brani ed è il suo grado di manualità. Dunque, meglio scegliere un giradischi manuale o automatico? O meglio ancora un giradischi semi-automatico? Proviamo a rispondere!

In un giradischi manuale, per riprodurre un brano dovrai fisicamente abbassare il braccio e posizionare la puntina sul disco, togliendo poi il braccio alla fine del brano per interrompere la riproduzione.

Può sembrare un metodo molto tradizionale in un mondo altamente automatizzato, ma c’è un motivo per cui questa scelta può rivelarsi vantaggiosa. Evitare qualunque forma di automatismo ti permette di ridurre al minimo il rumore e il disturbo, un aspetto da considerare se vuoi ottenere un suono pulito.

Nel giradischi semi-automatico, invece, dovrai a abbassare il braccio sul disco per iniziare la riproduzione ma, al termine del brano, il giradischi alzerà automaticamente il braccio interrompendo il suono.

Infine c’è il giradischi automatico, con cui ti basterà schiacciare un pulsante e poi allontanarti dall’apparecchio, si occuperà lui di abbassare e alzare il braccio per gestire la riproduzione.

Meglio un giradischi a trazione diretta o un giradischi a cinghia?

Il sistema che determina il movimento del piatto è un’altra delle caratteristiche del giradischi che vanno considerate molto attentamente.

Nei giradischi a trazione diretta la velocità di rotazione è costante ed estremamente precisa, in grado addirittura di eliminare l’effetto Wow and Flutter. È una versione molto apprezzata dai DJ perché il disco parte istantaneamente, è possibile leggerlo in entrambi i sensi (orario e antiorario) e non fa resistenza al termine del brano.

Per quanto riguarda, invece, i giradischi a cinghia, il movimento è prodotto da un elastico collegato al motore, una cinghia appunto, che trasmette il moto al piatto facendolo girare. Quello dei giradischi a cinghia è un vero e proprio culto perché grazie a questo meccanismo i rumori di fondo vengono ridotti al minimo restituendo un suono qualitativamente migliore.

Come vedi, quanto ti poni delle domande in vista dell’acquisto di un giradischi nuovo non devi chiederti soprattutto l’uso che devi farne e il risultato che vuoi ottenere.

Guida all’acquisto del giradischi: telaio rigido o telaio sospeso?

In questa guida all’acquisto di un giradischi, le caratteristiche che esaminiamo ora riguardano il telaio dell’apparecchio. Questo può essere rigido oppure sospeso (detto anche flottante).

Il telaio rigido viene creato con materiali molto densi come il legno o la plastica per non togliere nulla al design e conservare comunque un buon funzionamento del giradischi, riducendo al minimo delle vibrazioni.

Esistono poi i giradischi a telaio sospeso, detti anche giradischi a telaio flottante. In questi modelli, il telaio è posizionato sul ripiano. Inoltre è presente un secondo telaio inserito nel primo e sospeso con delle molle in acciaio. Ciò che si ottiene è la sospensione tra la base d’appoggio al telaio dove è fissato il braccio. L’unico punto a sfavore di questo sistema è che ciclicamente le molle devono essere sistemate per evitare che il piatto oscilli male.

In questo caso non esiste una variante migliore dell’altra. Se si tratta di apparecchi di qualità che ricevono costantemente cura e manutenzione, entrambi i sistemi funzionano al meglio.

Caratteristiche di un giradischi: braccio dritto, a S o tangenziale?

Un’altra delle caratteristiche dei giradischi che bisogna valutare in fase d’acquisto è il braccio, ovvero la parte che sostiene la testina con cui viene letto il disco. I giradischi possono essere di tre tipi in base alla forma del braccio:

  • Giradischi con braccio dritto
  • Giradischi con braccio a S
  • Giradischi con braccio tangenziale

Il giradischi con braccio dritto è quello più comune e rappresenta infatti l’opzione installata sulla maggior parte degli apparecchi.

Anche il giradischi con braccio a S è molto diffuso, ed è chiamato così perché la sua curvatura ricorda proprio una S.

Infine, esiste una tipologia piuttosto rara e costosa: il giradischi a tangenziale, così chiamato perché segue il movimento della testina durante la lettura del disco evitando l’effetto tangenziale – ovvero l’errore di lettura dovuto dalla curvatura dei solchi.

Altre caratteristiche da considerare per l’acquisto di un giradischi: la testina

Continuando la panoramica sui componenti del giradischi non possiamo non parlare della testina. Oggi in commercio se ne trovano due tipologie:

  • Testina a magnete mobile
  • Testina a bobina mobile

Inizialmente le testine venivano costruite con diversi materiali, tra cui la ceramica e il cristallo. Tuttavia, si è capito che questa opzione non era particolarmente efficiente ed è quindi stata introdotta la testina magnetica. Di quest’ultima tipologia ne esistono due versioni, una di target più basso chiamata la testina a magnete mobile (MM Moving Magnet), e una qualitativamente più elevata: la testina a bobina mobile (MC Moving Coil).

Queste due tipologie di testina sono molto più leggere di quelle in ceramica e pesano poco sul disco, limitando la possibilità di usura. L’unico fattore da considerare è che la testina a bobina mobile, generando una bassa tensione, necessita di un preamplificatore esterno.

Comprare un giradischi con porta USB conviene?

Chi decide di comprare un giradischi lo fa perché apprezza maggiormente gli apparecchi analogici rispetto a i dispositivi elettronici oggi largamente diffusi in commercio. Tuttavia, acquistare un giradischi con la porta USB è una soluzione interessante per creare delle copie digitali degli album che ascolti.

Il funzionamento del giradischi con porta USB per creare copie digitali di dischi in vinile è abbastanza semplice.

Basta scegliere un giradischi con un ingresso USB, collegarlo al tuo computer e convertire i brani che si trovano sul vinile direttamente in mp3 in modo da poterli ascoltare dove e quando vuoi.

Casse per il giradischi: funzionamento e collegamenti

Se decidi di comprare un giradischi, lo fai perché il modo in cui suona un disco in vinile è molto bello, profondo, diverso da qualsiasi altro supporto. Sfortunatamente, però, non è così potente. Abbiamo già accennato, parlando della testina, della necessità di installare un preamplificatore che può essere integrato all’interno della base del giradischi, aggiunto tramite un ricevitore oppure può trovarsi all’interno di un altoparlante esterno.

Uno dei metodi più diffusi oggi per ascoltare un vinile oggi è aggiungere due casse per giradischi con preamplificatore integrato in modo da aumentare la potenza del suono e salvare dello spazio nella stanza.

Oggi vengono addirittura prodotti dei giradischi con il collegamento wireless per connettere gli altoparlanti in modo comodo e veloce.

Quanto costa comprare un giradischi di buona qualità?

Se sei alla tua prima esperienza con un giradischi puoi acquistare un modello meno complesso che ti richiede una spesa non esorbitante.

Nel caso in cui tu voglia comprare un giradischi di qualità superiore puoi arrivare a spendere alcune centinaia di euro, fino a raggiungere le migliaia per i migliori pezzi in commercio.

Come vedi, esistono tantissime soluzioni. Per trovare il modello di giradischi giusto per le tue esigenze devi tenere in considerazione sia il budget, soprattutto se lo acquisti per passione e non per lavoro, che le caratteristiche viste nel corso della guida.

Se ti stai approcciando al mondo dell’Hi-Fi e non hai un budget elevato, puoi scegliere un Audio Technica AT-LP3 WH, giradischi automatico con trazione a cinghia in grado di garantire buone prestazioni.

Se invece pensi di salire a un livello superiore puoi scegliere di acquistare un giradischi Thorens TD 102 A BLACK HIGH GLOSS, automatico a telaio rigido, dotato di un innovativo braccio in carbonio.

Se invece sei alla ricerca di un giradischi con porta USB, in grado di unire al fascino del vintage anche la praticità delle nuove tecnologie, puoi optare per un TEAC TN-4D, con un braccio a S che supporta una SUMIKO

Se invece vuoi acquistare un giradischi senza compromessi, puntando al meglio, la scelta può ricadere sul Pro-Ject Signature 12, silenziosissimo e privo di vibrazioni, caratterizzato da un design elegantissimo

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