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Consigli TechSound: monitor da studio + amplificatore

Sei alla ricerca del miglior monitor da studio per creare un impianto professionale che ti consenta di vivere un’esperienza d'ascolto unica quando riproduci la tua musica? O magari hai già scelto il tuo dispositivo e ti stai chiedendo come collegare un monitor da studio all’amplificatore?

In entrambi i casi sei nel posto giusto: in questo articolo ti spiegheremo cos’è il monitor da studio e come puoi ottenere un’esperienza audio fenomenale grazie a questo strumento. Illustrandoti le caratteristiche di questo dispositivo, ti guideremo poi nella scelta del miglior monitor da studio.

Ecco, dunque, una guida completa con tutti i consigli sui monitor da studio e su come abbinare monitor e amplificatore da studio.

Guida alla scelta del miglior monitor da studio

Quando parliamo di monitor da studio ci riferiamo a uno o più diffusori acustici progettati per una riproduzione audio estremamente accurata. I migliori monitor da studio riescono a bilanciare perfettamente, mixandoli, voce e strumenti, in modo che nessuno prevarichi sugli altri. Si utilizzano i monitor da studio anche durante il mastering per applicare eventuali correzioni al suono e farlo uscire il più pulito possibile.

Per questi motivi, solitamente, i migliori monitor da studio si utilizzano in ambienti professionali come la televisione, il cinema, gli studi radiofonici o gli studi di registrazione. Ovviamente, ciò non significa che sia escluso un uso domestico da parte degli appassionati.

La loro particolarità è infatti quella di avere delle componenti meccaniche ed elettriche in grado di riprodurre in modo molto preciso le qualità tonali dell’audio sorgente, senza distorsioni.

Inoltre, rispetto ai normali altoparlanti domestici sono più robusti, perché i modelli pensati per la casa devono riprodurre dei file compressi, mentre i monitor da studio devono essere in grado di sostenere anche volumi molto alti (come quelli richiesti nei cinema) senza produrre “sbavature”.

Il primo consiglio sui monitor da studio è quindi quello di acquistarlo se stai creando un impianto professionale e cerchi uno strumento robusto con una buona tenuta in potenza.

A cosa servono i monitor da studio e perché sono così apprezzati

monitor da studio

I migliori monitor da studio sono utilizzati dagli ingegneri del suono che valutano la qualità audio assicurandosi che non vi siano difetti nella riproduzione di un programma televisivo o radiofonico, come rumore di fondo o distorsione.

Il suono deve risultare gradevole durante tutte le diverse tipologie di programmazione. Queste ultime sono ovviamente caratterizzate da audio diversi. Per risolvere il problema, gli studi di riproduzione professionali prevedono un vasto set di monitor così da riuscire a coprire tutti i sistemi di riproduzione.

Un’altra importante particolarità da sapere è che esistono monitor da studio attivi e monitor da studio passivi. I primi hanno amplificatori interni, mentre i secondi hanno bisogno di amplificatori esterni. I monitor da studio attivi sono biamplificati, ciò significa che il suono viene diviso in due parti nella sua componente alta e bassa. Questo aspetto è particolarmente apprezzato perché la riproduzione è qualitativamente migliore.

I migliori monitor da studio: un po’ di storia

Prima di classificare i migliori monitor da studio, è opportuno vedere un po’ di storia di questo fondamentale apparecchio. I monitor da studio professionali hanno trovato il loro primo utilizzo già negli anni ’20-’30. I musicisti venivano registrati dal vivo e, durante la riproduzione, venivano usati dei monitor da studio per assicurarsi che la registrazione fosse avvenuta correttamente. A questo stadio, i monitor da studio erano una sorta di altoparlante di base.

Negli anni ’40 si iniziarono a vedere altoparlanti di qualità superiore e il primo sviluppato come monitor da studio fu l’Altec Lansing Duplex 604, che divenne un modello standard negli Stati Uniti. In realtà l’Altec aveva una risposta in frequenza irregolare, ma gli studi continuarono a utilizzarlo perché gli ingegneri e i produttori si erano abituati. Un passo falso dell’azienda permise al concorrente JBL di salire alla ribalta verso la fine degli anni ’50.

Nel 1959 la BBC realizzò un monitor da studio a due vie, e fu una vera rivoluzione nel settore. I monitor divennero sempre più importanti durante il processo di registrazione, quando questa avveniva in multitraccia o sovraincisione.

Negli anni ’60 la BBC ha sviluppato un piccolo altoparlante per il monitoraggio di trasmissioni esterne, anche se non risultò particolarmente soddisfacente. Alla fine del decennio JBL produsse due monitor che gli garantirono la ribalta, sia per uso professionale che per l’audio domestico.

A metà anni ’80 gli studi non potevano più fare a meno dei monitor, finché negli anni 2000 la tendenza divenne quella dei monitor amplificati, per fare in modo che le registrazioni girassero bene su numerosi sistemi di produzione.

Sono migliori i monitor da studio o i diffusori? Ecco le differenze

monitor da studio o diffusori

La prima differenza tra diffusori e monitor da studio è nel fatto che mentre i primi forniscono una certa colorazione al suono, gli altri sembrano essere privi di colorazione.

Una seconda differenza riguarda la robustezza. I migliori monitor da studio risultano più robusti rispetto agli altri diffusori. È necessaria per poter riprodurre senza disturbi anche suoni molto alti e per sopportare un quotidiano utilizzo in un ambiente professionale.

Infine, l’ultima differenza è che i monitor da studio traducono meglio la produzione in diversi sistemi audio.

Guida ai migliori monitor da studio: vanno acquistati singolarmente o in coppia?

Solitamente i monitor da studio vengono venduti singolarmente, ma questo non vuol dire che un solo elemento sia sufficiente ad avere elevate performance qualitative.

Quindi, quanti dispositivi ti servono per ottenere il miglior risultato possibile?

Se stai valutando l’acquisto di un buon monitor da studio, il consiglio nostro è di acquistarne due, perché due dovrebbero essere gli altoparlanti per ascoltare correttamente la musica. A questo punto puoi scegliere se cercare direttamente dei monitor venduti in coppia oppure se comprarne due uguali.

Quanto sono grandi i migliori monitor da studio?

Generalmente la dimensione non è il principale parametro per determinare il miglior monitor da studio. Le dimensioni dei monitor da studio vengono calcolate in pollici, che si riferiscono alla taglia del woofer più grande.

Come spesso accade quando parliamo di dispositivi per la riproduzione musicale, quelli più piccoli hanno una minore potenza rispetto a quelli più grandi. Questo, tuttavia, non significa che non siano di buona qualità.

Tutto dipende dalle tue esigenze.

Se hai deciso di posizionare l’attrezzatura in una stanza piccola, la scelta migliore è un monitor da studio di piccole dimensioni. Al contrario, se hai una stanza grande puoi comprarli di taglia maggiore affinché possano riempire tutta la stanza con il suono.

Stai attento a non strafare, perché un grande monitor da studio in una piccola stanza potrebbe essere addirittura eccessivo e non restituirti il risultato che ti aspetti dal punto di vista qualitativo.

Sono migliori i monitor da studio a 2 o 3 vie?

altoparlanti a 2 o 3 vie

In commercio esistono amplificatori sia a 2 vie che a 3 vie, ma qual è la scelta migliore per un monitor da studio? Anche in questo caso la risposta dipende dalle tue esigenze.

Vediamo quali sono le differenze tra monitor da studio a 2 vie e monitor da studio a 3 vie:

  • I monitor da studio a 2 vie hanno un tweeter per i toni alti e un woofer che si occupa di medie basse.
  • Nei monitor da studio a 3 vie i medi e i bassi non sono più uniti ma separati. Questa caratteristica, ovviamente, permette al dispositivo di restituire un suono ancora più carico di dettagli.

Ciò non significa comunque che un modello a 3 vie sia un monitor da studio migliore. È lo strumento giusto se devi riprodurre dei brani estremamente complessi e non vuoi perdere nessuna sfumatura. Tuttavia, per un normale ascolto basta un monitor a 2 vie.

Quali connettori devono avere i migliori amplificatori da studio?

Se stai valutando l’acquisto di un buon monitor da studio, i consigli che possiamo offrirti non posso prescindere dal tipo di connettore, È noto che non sono tutti uguali e non restituiscono tutti il medesimo segnale. Per quanto riguarda i monitor da studio hai una scelta tra:

  • Jack
  • XLR
  • RCA

Se l’ambiente è piccolo, tutte e tre queste tipologie di connettore vanno bene perché pochi metri non sono sufficienti per far emergere eventuali mancanze.

Il problema si pone, al contrario, con gli spazi grandi. In questo caso, i connettori RCA sono sbilanciati: se la distanza supera i 5 metri, emettono un leggero rumore bianco. Questo non accade con i connettori Jack e XLR che sono invece bilanciati e vanno benissimo per un impianto creato all’interno di uno spazio ampio.

A te la scelta: puoi decidere di optare per questi due sia considerando l’ambiente a disposizione sia perché non vuoi correre il rischio di sentire un eventuale rumore bianco.

Qual è la configurazione migliore per i monitor da studio?

Se sei appassionato di grandi hi fi e sai come far performare al meglio un amplificatore da studio, saprai già quanto è importante la disposizione della strumentazione per una corretta riproduzione del suono. Il suono ti dovrebbe avvolgere, quindi, sia per i grandi hi fi che per un impianto di piccole dimensioni, cerca di disporre tutti i dispositivi immaginando un triangolo equilatero.

È molto importante la scelta del giusto ambiente, perché la strumentazione non deve essere relegata in un angolo. Dovrebbe essere distante almeno 30 centimetri dal muro, altrimenti il suono vi rimbalza contro e arriva alle tue orecchie distorto. Questo vanificherebbe l’acquisto di dispositivi di fascia alta.

Le casse monitor, essendo strumenti professionali, non dovrebbero essere posizionate troppo in alto troppo in basso. Dovrebbero essere circa all’altezza delle tue orecchie e per farlo puoi acquistare dei supporti da parete o da appoggio.

Posizionati a 60 gradi rispetto alle casse per intercettare il punto in cui il suono è migliore. Se senti ancora delle leggere vibrazioni, esistono dei tappetini per attutirne l’impatto.

Come migliorare il suono dell’Home Theatre con i monitor da studio

Generalmente, chi acquista i monitor da studio desidera creare un impianto professionale. Ma è possibile utilizzare i monitor studio per fare un Home Theatre?

Se vuoi sentire ogni dettaglio dell’audio, nulla ti impedisce di usare i migliori monitor da studio disponibili per la tua sala cinematografica domestica. La qualità audio non viene modificata in fase di riproduzione, proprio perché si tratta di una strumentazione scelta da coloro che desiderano ottenere un risultato quanto più simile all’originale.

I monitor da studio devono essere funzionali, non belli. Se la qualità del suono ti interessa più dell’estetica, allora i monitor da studio sono un’ottima soluzione.

Quale amplificatore da studio utilizzare?

Eccoci alla domanda principale sull’accoppiata monitor da studio e amplificatore da studio. Come abbiamo detto in precedenza, i monitor da studio possono essere sia attivi che passivi.

I monitor da studio attivi sono amplificati e al giorno d’oggi si tratta della tipologia più diffusa.

I monitor da studio passivi, invece, necessitano di un amplificatore esterno. Ma qual è il miglior amplificatore da studio?

Come già saprai, gli amplificatori non sono tutti uguali e forse saprai anche cosa sono gli amplificatori integrati, ossia strumenti che contengono sia l’amplificatore che il pre-amplificatore.

Sembrerà scontato, ma anche in questo caso la scelta dipende dalle tue abitudini e dalle tue aspettative: ambiente di ascolto della musica, volume di riproduzione e sensibilità delle casse sono gli elementi sui quali affidarti per l’acquisto di un buon monitor da studio.

Qual è il miglior amplificatore per i monitor passivi

La dinamica è Il primo aspetto da considerare nella scelta dell’amplificatore migliore da abbinare al tuo monitor studio. Con questo parametro si intende la differenza tra il livello minimo e massimo di un brano ed il suo valore è espresso in dB.

Dopo aver capito quale dinamica vuoi riprodurre, puoi cercare un amplificatore in grado di farlo. Se i brani che intendi ascoltare sono abbastanza tosti, avrai bisogno di uno strumento potente.

Come abbiamo già accennato, la potenza dipende dalla dimensione dell’ambiente che ospiterà l’impianto e dal volume a cui ascolti la musica. Per risolvere facilmente il problema, potresti valutare l’acquisto di un amplificatore di Classe D, dal design compatto, dal costo economico, ma anche potente.

5 monitor da studio per performance top

Dopo averti fornito alcuni consigli sui monitor da spiegandoti come abbinare un monitor da studio a un amplificatore hi fi, è arrivato il momento di scegliere il dispositivo più adatto alle tue esigenze.

A nostro avviso, ecco quali sono i 5 migliori monitor da studio attualmente sul mercato:

  • KRK Rokit RP7 G4. È un monitor da studio da 145 W, biamplificato con woofer da 7”, DSP Room Tunning e risposta in frequenza 42Hz - 40kHz. Questo strumento è in grado di riprodurre l’intera gamma di frequenze a bassa distorsione con equalizzatore configurabile da app iOS o Android.
  • GENELEC 8010A. Monitor da studio attivo a 2 vie da 50 watt, biamplificato e adatto agli spazi ridotti o in movimento. Essendo molto facile da installare e di riprodurre un suono qualitativamente ottimo, questo monitor è perfetto per chi ha un piccolo studio o per chi vuole lavorare o ascoltare musica in movimento.
  • PRESONUS ERIS E5. Monitor da studio a 2 vie biamplificato da 70 watt con risposta in frequenza pari a 53Hz – 22Hz e frequenza di crossover pari a 3kHz. Progettato per riprodurre il suono in modo estremamente preciso, è dotato di tweeter a cupola, amplificazione in Classe AB e controlli acustici professionali per offrire prestazioni davvero interessante a un prezzo accessibile a tutti.
  • MACKIE CR3-X. Coppia di monitor da studio da 50 watt con woofer da 3” e tweeter da 0.75”. È un sistema perfetto per la registrazione, il mixaggio, la progettazione del suono e anche per l’ascolto. Nonostante il prezzo accessibile, presenta funzionalità davvero interessanti e un design accattivante.
  • TANNOY REVEAL 402. È un monitor attivo biamplificato a 2 vie, da 50 watt con risposta in frequenza: 56Hz - 48kHz. Questo modello è dotato di un’ottima qualità sonora e un design compatto e maneggevole. Il timing tra i driver è garantito dall’allineamento dei filtri-crossover e ha il miglior sweet-spot possibile per permettere di muoversi nell’ambiente senza perdere l’immagine stereo.

Dove trovare i migliori monitor da studio sul mercato?

Dopo aver letto questa guida sui migliori monitor da studio, dovresti avere tutte le informazioni necessarie per un acquisto consapevole. Visita subito lo shop online di TechSound System: troverai un vasto assortimento di monitor da studio.

Ma i nostri consigli sui monitor da studio terminano qui! Se hai ancora dei dubbi sulla compatibilità con la tua strumentazione, non esitare a contattare i nostri esperti. Sapremo darti tutte le dritte per creare l’impianto che hai sempre sognato!